Pubblicato il

“Le signore della linoleografia”: intervista a Marisa Liuzzi

Marisa-Liuzzi_1

•••

Ciao crafters!

•••

Per la quinta puntata della rubrica “Le signore della Linoleografia”, oggi, in bottega, ospitiamo una delle mie creative italiane preferite: Marisa Liuzzi. Molti di voi la conosceranno già perché Marisa, pugliese doc di Putignano, è la fondatrice di “Bussola Creazioni”, un seguitissimo brand dall’identità forte e vulcanica che nasce nel 2008 e che da poco ha affrontato una metamorfosi trasformandosi in “Liuma, esercizi di leggerezza”. Marisa è una creativa dall’immaginario davvero originale. È una printmaker che padroneggia ormai da anni la tecnica linoleografica e le sue stampe hanno un impatto visivo immediato perché il suo stile è netto e definito. Ma lasciamo la parola a Marisa e cerchiamo di entrare meglio nel suo universo artistico.

•••

1. Ciao Marisa, sono contentissima che tu abbia accettato di essere intervistata! Puoi raccontarci com’è nata la tua avventura artistica? 

Dopo gli studi in storia dell’arte mi sono avvicinata al mondo dell’artigianato soffermandomi soprattutto sulla creazione di gioielli con tessuti (in particolare le sete giapponesi) e di accessori tessili. Da un paio di anni ho sentito però questo settore andarmi un po’ stretto e ho cominciato a incidere senza alcun metodo, in maniera totalmente empirica ed autodidatta recuperando anche una mia antica passione, quella del disegno. Al momento è ciò a cui mi dedico completamente, creo timbri personalizzati,  exlibris e stampe linoleografiche in tiratura limitata.

•••

Marisa-Liuzzi

•••

2. Da poco il tuo brand “Bussola Creazioni” si è trasformato in “Liuma, esercizi di leggerezza”. Ti va di parlarci di questa metamorfosi?

C’era stato un cambiamento forte in me e nella mia produzione, sentivo la necessità che questo passaggio fosse palese ed evidente. “Bussola creazioni” è un nome che mi ha accompagnato per molti anni e ora non mi rappresenta più. Il passaggio è stato tormentato e difficile, dalla creazione del logo alla scelta del nuovo nome. Volevo un qualcosa che non fosse descrittivo evocativo, che rappresentasse più che quel che faccio (anche se in realtà non c’è alcuna differenza). Di qui il nome “Liuma”, leggero, minimale e come logo il rinoceronte alato ripreso dal disegno per una linoleografia che ho fatto l’anno scorso e che per vari motivi ho sempre chiamato autoritratto. Il payoff “esercizi di leggerezza” viene invece da un hashtag che ho sempre usato per i disegni e i work in progress delle incisioni perché sono entrambi modi per alleggerire la testa, svuotarla dai problemi e togliere pesantezza alle cose. 

•••

3. So che hai studiato Storia dell’Arte ma com’è nata la tua passione per la tecnica della linoleografia?

Davvero per caso. Mi piace sperimentare tecniche sempre nuove, a volte le abbandono quasi subito, è un modo per giocare e mettermi alla prova. In questo caso invece è stato amore a prima vista, anzi a primo intaglio!

•••

4. Quali sono i materiali che usi per le tue creazioni? Intendo dire: incidi il linoleum o usi la gomma da intaglio? E quali sono i tuoi inchiostri preferiti?

Uso sia gomma (per i timbri) che linoleum, soprattutto il Battleship. Per quel che riguarda gli inchiostri invece utilizzo i colori per linoleografia a base d’acqua.

•••

Marisa-Liuzzi_2

•••

5. Quali sono le cose che ti ispirano di più e che ti fanno dire “sono pronta per creare qualcosa di nuovo”? 

Non ci sono in realtà cose che mi ispirano, ci sono più che altro momenti in cui diventa necessario fare qualcosa di mio. Mi spiego, i timbri nascono generalmente su commissione e sono quindi frutto delle necessità del cliente filtrate chiaramente dal mio modo di rappresentarle. Nelle linoleografie invece vado completamente a ruota libera, lavorando su disegni e schizzi, ricomponendoli o modificandoli.

•••

6. E riguardo alla tecnica della linoleografia, chi sono i tuoi artisti di riferimento?

Non saprei farti dei nomi al momento… sicuramente ne seguo moltissimi. Sono soprattutto affascinata dalla scena latino americana, accumunata da uno stile fortemente grafico, tradizionale e folcloristico ma estremamente moderno e pop allo stesso tempo.

•••

7. Gestire un brand però non è solo creatività. Anzi. Ci sono una serie di aspetti prettamente commerciali ed economici che a volte possono essere scoraggianti. Tu come fai per affrontare questa componente del lavoro?

Un passo alla volta, alternando nella giornata i tempi dedicati a incisione e stampa a quelli riservati all’aspetto più commerciale quindi foto, social marketing, gestione ordini, mail etc. È come fare 5 lavori (o più) allo stesso tempo. È complicato ma non impossibile.

•••

8. Qual è il rapporto con la tua terra? La tua creatività è in qualche modo connessa con il territorio in cui vivi?

La mia terra ha un ruolo importante perché mi rende in parte ciò che sono e mi dà continuamente occasione di confronto ma penso che la mia creatività sia solo in parte legata essa nel senso che gli stimoli sono davvero ovunque e raggiungibili in tanti modi diversi, leggendo, cercando e viaggiando.

•••

Marisa-Liuzzi_4

•••

9. Ho letto che il tuo laboratorio è nella casa che è stata di tuo nonno. Ti va di parlarci di che cosa rappresenta per te?

Il mio primo laboratorio era ricavato in una stanza in casa di mio nonno, era un appoggio importante dal punto di vista affettivo e nel legame col passato. Poi ho cambiato ben due laboratori adibendo una stanza nelle due case che ho abitato successivamente. È sicuramente un’occasione per gestire i miei tempi di lavoro al meglio, lavorando tutta la notte se mi va. Sono stata sempre insofferente ad avere degli orari prestabiliti.

•••

10. Che consiglio daresti a chi si è appassionato alla tecnica della linoleografia e che vuole iniziare a cimentarsi con questa forma d’arte?

Può sembrare ovvio ma esercitarsi di continuo senza scoraggiarsi. Guardare cosa fanno gli altri, immagini, video, libri specifici e sperimentare, trovare il metodo e i materiali più adatti alla propria persona.

•••

Grazie mille a Marisa Liuzzi per averci fatto entrare nel suo mondo creativo!

•••

Se ancora non lo fate seguitela sul suo sito internet o sul suo profilo Facebook e Instagram e visitate i suoi negozi (Etsy, Tictail, Artfinder) per lasciarvi conquistare dal suo potente immaginario!

•••

Noi invece ci ritroviamo qui per il prossimo appuntamento della rubrica “Le signore della Linoleografia”!

 

[vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”30″ down=”10″]

   Vieni a visitare la mia Bottega      e il mio Shop

[vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”10″ down=”10″]

Se vuoi lasciare un commento ricorda che LaTuaMomis proteggerà i tuoi dati personali così come scritto nella “Privacy Policy & Cookies

•••

Pubblicato il

“Le signore della linoleografia”: intervista a Rowan Sivyer (english below)

Rowan_a

Buongiorno crafters!

Oggi sono davvero emozionata perché, per la consueta rubrica “Le signore della linoleografia”, ho il piacere di ospitare qui in bottega per la prima volta un’artista straniera che amo e che mi ispira moltissimo con il suo lavoro.

•••

Si tratta di Rowan Sivyer, che molti di voi già conosceranno come Little Rowan Redhead, un’artista australiana multiforme e vulcanica che vive in Nuova Zelanda. Rowan non smette mai di provare nuove tecniche ma è fondamentalmente un’acquerellista e un’intagliatrice.

•••

Il suo mondo artistico è pieno di colori, sperimentazioni e idee sempre nuove. Ma lasciamo la parola a Rowan ed entriamo nel suo universo creativo.

•••

1. Benvenuta Rowan. Sono molto felice che tu abbia accettato di essere intervistata! Prima di tutto parlaci del tuo lavoro: come hai deciso di diventare un’artista a tempo pieno?

È stato come un viaggio per me. Sono sempre stata una creativa ma non ho frequentato una scuola d’Arte. Ho seguito un altro percorso – ho un Dottorato in Relazioni Internazionali! Comunque il vero punto di svolta è stato il momento in cui la mia figlia più piccola si è ammalata di un brutto male. Abbiamo trascorso molto tempo in ospedale e in quei giorni ho iniziato a tenere un diario artistico (per la maggior parte sul mio IPad) e ho scoperto molti artisti e nuove tecniche. Quando la salute di mia figlia è migliorata, ho iniziato a scoprire e sperimentare mostrando pian piano le mie opere. Ho scoperto che era così soddisfacente che ho deciso di provare e perseguire la mia vita da artista.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

2. Tu sei fondamentalmente una pittrice, come hai scoperto la tecnica della linoleografia?

Ho sempre amato la linoleografia da quando ero alle scuole superiori ed è una cosa sulla quale sono tornata e ritornata più volte negli anni. Sono stata anche fortunata ad avere un’amica di famiglia che era un’intagliatrice quando ero ragazza e per me visitare il suo studio è stato molto emozionante.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

 3. Quali sono i materiali che usi per intagliare? Voglio dire, usi il linoleum o la gomma? E quali sono i tuoi inchiostri preferiti?

Ho sperimentato molti materiali differenti ma solitamente uso la gomma. I puristi probabilmente scuoteranno la testa ma trovo che il linoleum sia un po’ frustrante e limitante. Con la gomma posso ottenere linee sottili e posso lavorarci per molto più tempo perché non mi fa male il polso. Quando stampo le mie piccole linoleografie e timbri, il mio inchiostro preferito è il Versafine Pigment Ink (ne possiedo praticamente tutte le varianti di colore!) ma per stampare lavori più grandi uso degli inchiostri a base oleosa che si chiamano Caligo Safewash. È un po’ più difficile lavarli via ma si ottengono colori favolosi.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

4. Che cos’è che ti ispira di più e ti fa sentire pronta per una nuova creazione?

Gli uccelli, gli animali e tutto ciò che è botanico sono presenti in molti dei miei lavori ma sono sempre ispirata da pattern interessanti e ingegnosi e dai mosaici particolarmente intricati.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

5. E per quanto riguarda la linoleografia, chi sono i tuoi artisti preferiti?

Le mie intagliatrici preferite sono Angie Lewin e Rachel Newling. Sono sbalordita dai dettagli delle loro stampe (hanno più esperienza di me!). Amo anche Julie Balzer per i colori che usa e per il modo in cui riesce a contaminare la tecnica linoleografica con altri media.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

6. Amministrare un brand non è solo un lavoro creativo. Come ti relazioni con il lato economico e commerciale della tua attività?

Non è facile. Talvolta hai la sensazione che il lato commerciale prenda il sopravvento! Mio marito dice che passo troppo tempo sui social ma è l’unico modo per far sì che il tuo brand possa emergere. La chiave è essere organizzati e pianificare la tua giornata in modo da non sacrificare troppo il tempo per fare arte.

•••

 

Rowan_b

7. C’è una relazione tra i tuoi lavori e il luogo nel quale vivi? Il fatto di essere australiana influenza in qualche modo il tuo lavoro?

Be’ al momento vivo in Nuova Zelanda! Ho vissuto in Australia per più di 15 anni e la flora e la fauna di quel Paese sono presenti in molti dei miei lavori. Ad esempio al momento sto lavorando a una serie di stampe suoi fiori australiani. Credo che essere autentici sia importante. Ad esempio, anche se vendo i miei lavori in tutto il mondo, mi sembra assurdo progettare una cartolina di Natale innevata perché qui da noi a Natale è estate.

•••

8. Dici di avere un piccolo studio in una veranda di fronte alla tua casa. Secondo te quanto è importante per un’artista avere “un posto tutto per sé”?

Per me è cruciale il fatto di poter lavorare senza interferenze. Se mi trovo in uno spazio casalingo condiviso il mio flusso di lavoro viene spesso interrotto. Lo spazio del mio studio è il “mio spazio” e le mie figlie e mio marito lo sanno. Andare nel mio studio per me è come andare in ufficio e questo mi aiuta a lasciarmi i lavori di casa alle spalle e passare ad una modalità mentale “lavorativa”.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

9. Sei anche un’insegnante d’arte. Quanto è importante la relazione con i tuoi studenti?

Non insegno così tanto come vorrei ma fare arte per me è così bello che amo condividerlo con altre persone. Ciò che mi piace di più è la reazione degli studenti quando intagliano per la prima volta. L’atto stesso di rallentare e focalizzarsi sull’intagliare un’immagine è come una rivelazione per molte persone.

•••

Rowan_c10. Che suggerimenti daresti a chi è interessato alla tecnica della linoleografia e vuole iniziare a intagliare?

Usate la gomma, scegliete disegni facili (potrete affrontarne di più complicati con un po’ di pratica), cercate ispirazione dagli altri artisti (ad esempio date un’occhiata al #carvingdecember su Instagram) ed esercitatevi, esercitatevi, esercitatevi!

•••

Ringraziamo Rowan per la sua disponibilità e per averci lasciato entrare nel suo universo creativo.

•••

Se ancora non lo fate, seguitela sul suo sito Internet (www.littlerowanredhead.com) o sul suo interessantissimo profilo Instagram, visitate il suo meraviglioso Etsy shop e lasciatevi conquistare dalle sue opere!

•••

Noi ci ritroviamo come sempre qui per la prossima intervista della rubrica “Le signore della linoleografia” e se ne avete voglia, qui di seguito potete leggere l’intervista a Rowan Sivyer in inglese.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”15″ down=””]

Glifo-beige

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”15″ down=””]

“The Linocut Ladies”: Ten questions to Rowan Sivyer from Little Rowan Redhead

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

Today, in my lab, I’m so excited because I’m going to interview an australian artist that I love and that really inspires me with her works. She is Rowan Sivyer, also known as Little Rowan Redhead, a many-sided and dynamic artist based in Sydney. Rowan experiments with many different techniques but she is basically a watercolourist and a printmaker. Her artistic mood is full of colours and tons of experimentations and creativity. But now let’s enter in her world and listen to her words!

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

1. Hi Rowan, I’m so happy that you agreed to do this interview! First of all, let’s tell us about your work: how did you become a full time artist?

It’s been a bit of a journey. I have always been a maker but I didn’t go to art school. In fact, I went another route – I have a PhD in international relations! However, a real turning point occured when my youngest daughter got very sick. We had a lot of time in hospital and during that time I kept an art journal and (throught too much time on my iPad) also discovered lots of artists and new techniques. When my daughter got better, I carried on discovering and experimenting and slowly starting to share my works. I found it so fulfilling that I eventually decided to try and pursue a life as an artist.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

2. You are basically a painter but how did you get in touch with linocut technique?

Actually I have loved printmaking since I was at high school and it is something I have returned to from time to time over the years. I was lucky enough to have a family friend when I was growing up who was a printer and I also found it so exciting to visit her studio.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

3. What materials do you use for carving? I mean, do you use linoleum or rubber? And what are your favourite inks?

I have experimented with lots of different materials but I mainly use rubber. Purists will probably shake their heads but I find lino quite frustrating and limiting. I can get very fine lines with rubber and I can work for a much longer time because my wrists don’t get sore. When I am printing my small blocks and stamps, my go-to ink is Versafine Pigment Ink (I have it in almost every shade!) but for printing larger pieces I use Caligo Safewash oil-based inks. It is a bit of a pain to wash up but it delivers amazing colour and coverage.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

4.What kind of things ispires you most and makes you feel ready for a new creation?

Birds, animals and botanicals feature in a lot of my work, but I always get inspiration by interesting and clever patterns, particulary intricate tessellations.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

5. And about linocuts, who are your favourite artists?

My favourite print artists are Angie Lewin and Rachel Newling. I am in awe of the level of detail in their prints (they have more patience than me!) I also love Julie Balzer for her colour and the way she incorporates printing into other media.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

6. To manage a brand is not only a creative work. How do you relate with the economic and commercial side of your brand?

Its not easy. Sometimes it feels like the business side is taking over! My husband says I spend too much time on social media but its the reality of trying to get your brand out there. The key is to be organized and plan your day well and not sacrifice too much art-making time.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

7. Is there a relationship between your works and the place where you live? I mean, how being australian influeces your works?

Well actually I am a New Zealander! Of course, I have lived in Australia for over 15 years now and Australia’s flora and fauna makes its way into much of my work. For example, I am working on a series of Australian native flower prints at the moment. I think being authentic is important. For example, even though I market my work globally, it seems wrong to design a snowy Christmas card for example when we have a summer Christmas.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

8. You say that you have a little studio in a sunroom in front of your house. In your opinion, how much is important to have a “space of one’s own” for an artist?

For me, it is crucial to be able to work unimpeded. If I work in a joint family space, then my flow can be easily interupted. My studio space is my space and my daughters and my husband knows this. Going to my studio is like me going to my office so it helps me to try and leave the housework behind and switch into a working mindset.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

9. You are even an art teacher. How much is important for you the relationship with your students?

I don’t teach as much as I would like but I get so much pleasure from making art and I love to share that with other people. I especially love hearing students’ reactions when carving for the first time. The act of slowing down and focusing on carving an image is quite a revelation for many people.

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”5″ down=””]

10. What suggestions would you give to anyone is interested in linocut technique and would start carving?

Use rubber, use a simple design (you can get more intricate after a bit of practice), look for inspiration from artists (investigate #carvedecember on Instagram for example) and practice, practice, practice!

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”15″ down=””]

Glifo-beige

[vc_separator type=”transparent” position=”left” color=”” border_style=”dashed” width=”” thickness=”” up=”15″ down=””] [vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”30″ down=”10″]

   Vieni a visitare la mia Bottega      e il mio Shop

[vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”10″ down=”10″]

Se vuoi lasciare un commento ricorda che LaTuaMomis proteggerà i tuoi dati personali così come scritto nella “Privacy Policy & Cookies

 

Pubblicato il

Timbri fai da te: stampare su due livelli in modo facile e divertente

•••

Ciao crafters!

Oggi torno a parlare di timbri fai da te e in particolar modo di una tecnica che mi sta molto a cuore perché mi piace tantissimo. Sto parlando dell’intaglio di timbri a più livelli.

•••

Chi viene dalla grafica sarà abituato a pensare alle immagini come un sovrapporsi di più livelli perché ormai l’uso quotidiano della suite Adobe ci ha insegnato a farlo. A chi invece ama intagliare timbri fai da te per uso privato o semplicemente per divertirsi, la progettazione di un timbro su più livelli potrebbe sembrare più complessa. Ma non vi scoraggiate! Non solo si può fare ma è anche divertente e i risultati sono decisamente sorprendenti.

•••

Possiamo arrivare a ottenere stampe con più livelli in due modi: per sottrazione o per addizione.

•••

Il primo metodo, decisamente il più nobile, lo usava addirittura Picasso nelle sue linoleografie e consiste nell’incavare a step uno stesso blocco (che sia di gomma o di linoleum) e poi stamparlo con diversi colori man mano che si vanno a sottrarre gli elementi che comporranno l’immagine finale. I tutorial della mia eroina Linda Cote sono davvero una miniera di informazioni per capire come funziona. L’unico inconveniente di questa tecnica è che il blocco che intaglieremo può essere usato per un numero limitato di stampe.

•••

Il secondo metodo è quello di cui vorrei parlarvi oggi e consiste nel fare esattamente l’opposto, cioè incavare lo stesso timbro più volte alternando i pieni e i vuoti per poi comporre una stampa a più colori. Un esempio chiaro di questa tecnica lo trovate nelle stampe di Andrea Lauren, che usa questa tecnica in modo superbo.

•••

Senza arrivare a un tale livello di complessità, possiamo dire che per usare questa tecnica ci vuole solo un piccolo sforzo mentale in più nella fase progettuale dei nostri timbri fai da te. Per farvi un’idea date un’occhiata qui.

•••

Facciamo un esempio pratico. Ecco gli step da seguire per ottenere una stampa su due livelli in modo facile e veloce.

•••

•••

1. Disegnamo il timbro e ricalchiamo il disegno sulla carta velina.

•••

•••

2. Giriamo la carta velina e ripassiamo il disegno con una pieghetta per la carta sulla gomma da intaglio non una ma due volte.

•••

•••

3. Intagliamo il timbro due volte ma in maniera opposta. La prima volta la sgorbia passerà all’esterno del nostro disegno. La seconda volta andremo a incidere passando sopra al tratto del nostro disegno. Otterremo così la stessa figura in positivo e in negativo.

•••

•••

4. Scegliamo due inchiostri per la stampa. Il primo sarà il colore di sfondo (possibilmente un dye ink chiaro) e il secondo quello del contorno (sarebbe meglio un pigment ink scuro).

•••

5. Stampiamo prima lo sfondo e lasciamolo asciugare. Poi stampiamo il contorno cercando di non generare un effetto “fuori registro” (che però in certi casi a me piace molto).

•••

•••

Ecco fatto! I nostri timbri fai da te multilivello sono pronti!

••

•••

Lavando e facendo asciugare il timbro “pieno” possiamo stampare il nostro soggetto di tutti i colori che ci vengono in mente e, una volta che ci sentiremo sicuri di questa tecnica, la potremo applicare a praticamente qualsiasi idea ci venga in mente.

•••

Che ne dite? Vi è stato utile questo post? Volete visitare la mia pagina dei Timbri intagliati a mano? Se avete domande o dubbi non esitate a contattarmi! Noi ci ritroviamo qui per un altro appuntamento con la creatività.

 

[vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”30″ down=”10″]

   Vieni a visitare la mia Bottega      e il mio Shop

[vc_separator type=”normal” position=”center” color=”#d3b59e” border_style=”solid” width=”” thickness=”” up=”10″ down=”10″]

Se vuoi lasciare un commento ricorda che LaTuaMomis proteggerà i tuoi dati personali così come scritto nella “Privacy Policy & Cookies

•••