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Come disegnare un fiore in 4 semplici mosse

Disegnare una margherita

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Bentornati nel mio blog! Oggi, come di consueto, parleremo di illustrazione botanica e in particolar modo di come disegnare un fiore.

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Questo post è dedicato a quanti di voi, in questo periodo di quarantena, hanno voglia di imparare a fare disegni botanici e cercano qualche suggerimento per farlo in modo semplice e divertente.

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Dopo aver parlato della scelta della carta, delle matite e delle penne pigmentate, oggi vorrei mostrarvi quali sono i passaggi fondamentali per disegnare i fiori che sono sicuramente uno dei soggetti preferiti da chi ama la botanica. Quindi: matita e foglio da disegno alla mano e andiamo a vedere come si fa in 4 facili step.

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1. Forme geometriche. Il primo passaggio, che vale praticamente per tutti i tipi di fiori, è quello di individuare una o più forme geometriche semplici entro le quali il nostro soggetto può essere iscritto. Nell’esempio ho voluto disegnare una margherita che è facilmente inscrivibile in due cerchi di diverse dimensioni, uno per la parte centrale e uno entro il quale sono compresi i petali. Nel primo step quindi, con una matita dalla mina dura (H o 2H) ho tracciato due cerchi e li ho divisi in 4 quadranti.

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2. I primi petali. Nel secondo passaggio, ho suddiviso le mie forme geometriche guida in 8 quadranti inserendo anche le linee diagonali rispetto al centro dei due cerchi. Seguendo le mie linee guida, ho tracciato, con una matita a mina dura, i primi otto petali: verticali, orizzontali e diagonali. I petali della margherita sono allungati e si restringono verso la base. Inoltre non sono dritti ma leggermente increspati.

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3. I petali di contorno. Nello step 3 ho aggiunto tutti i restanti petali, di diverse dimensioni e angolazioni, per riempire il vuoto tra i petali che avevo disegnato nella fase 2. Questo è il momento in cui, se qualcosa nella composizione non mi convince, posso cancellare e tornare sui miei passi. Quando sarò soddisfatta, con una gomma stick, andrò ad eliminare quel che resta delle mie linee guida.

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4. Dettagli e profondità. Nella quarta e ultima fase, non mi resta che aggiungere i dettagli: piccolissimi cerchi per la parte centrale del fiore, piccoli tratti che partono dalla base dei petali e vanno verso l’esterno per le ombre, tratti più definiti per tutti i contorni del disegno. Et voilà! Il fiore è pronto.

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Quando vi sentirete sicuri della vostra tecnica base, potrete applicarla a qualsiasi fiore, di qualsiasi forma e visto da qualsiasi angolazione.

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Spero che questo mio piccolo post vi sia stato utile! Se avete dubbi o domande, scriveteli nei commenti. Noi ci sentiamo prossimamente sempre qui dalla bottega.

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Scegliere la matita giusta per un buon disegno botanico

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Ciao a tutti e bentornati nel mio blog. Anche oggi vi parlerò di disegno botanico e in particolare di come scegliere la matita giusta anche se siete in casa e le cartolerie sono chiuse per via della quarantena.

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Tutti noi abbiamo in casa delle matite qualsiasi, matite che usiamo solitamente per prendere appunti, fare le parole incrociate, segnare la lista della spesa e cose simili. Ma questo tipo di matite vanno bene per fare un disegno botanico? Entriamo un po’ più nel dettaglio.

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Una matita è un involucro di legno che contiene una mina in grafite. Scommetto che all’esterno della vostra matita qualsiasi non c’è scritto niente. Probabilmente ci saranno delle stampe, probabilmente sarà colorata, ma niente più di questo. Scommetto anche che se la passate più volte su un foglio bianco di carta per la stampante vi renderete conto che il suo segno è di un nero carico, molto poroso, direi “grasso”. Questo perché la maggior parte delle matite qualsiasi che esistono in commercio e che tutti abbiamo in casa hanno una mina piena di grafite che si definisce appunto “grassa”.

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Alcuni di voi però, restringendo il campo, avranno a casa una matita che sul manico riporta delle lettere in stampato maiuscolo. Quelle lettere sono importantissime e contengono informazioni essenziali sulla percentuale di grafite presente nella matita. Faccio un’altra scommessa: sulla maggior parte delle vostre matite ci sarà scritto 2B perché questo è il tipo di mina che si trova più facilmente in commercio. Ma la domanda resta sempre la stessa.

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Posso usare la matita che ho a casa per fare un disegno botanico? La risposta è sempre una e cioè: dipende.

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Se la quarantena fosse finita e i negozi d’arte fossero aperti, vi direi di acquistare un set di matite artistiche come questo della Faber Castell, economico ma completo. Dentro ci trovereste matite che hanno diverse gradazioni di grafite, dalle più “dure” 2H, H, F, alla media HB, fino ad arrivare alle più “morbide”, dalla 2B alla 8B. Per fare un disegno botanico, potreste tracciare le prime linee, le più essenziali, con una matita dura, ad esempio una 2H, poi potreste ripassare il disegno con una 2B, una matita dalla mina più grassa, per dare consistenza ai contorni e aggiungere sfumature (la differenza si vede bene nella foto all’inizio dell’articolo). Questo vi permetterebbe di ottenere un risultato più che interessante.

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Ma se non c’è modo di procurarsi matite dalla differente gradazione? Ecco il mio consiglio.

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Utilizzate la vostra “matita qualsiasi” modificando la pressione nelle varie fasi del disegno. Andate leggeri leggeri a tracciare le linee essenziali del fiore o della foglia che volete disegnare. Una volta finito prendetevi del tempo per capire se c’è qualcosa che volete modificare (in questa fase del lavoro sarà più facile cancellare i tratti leggeri della matita). A questo punto ripassate i contorni della figura calcando sempre di più e solo alla fine aggiungete delle piccole linee che seguono le venature delle foglie o dei petali per dare dimensionalità al disegno finale.

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Esercitatevi a conoscere le potenzialità della vostra matita qualsiasi ed essa vi stupirà!

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Per oggi è tutto qui dalla bottega. Fatemi sapere quali difficoltà avete a disegnare con la vostra matita qualsiasi o se avete altri trucchetti casalinghi da consigliare in questo periodo di quarantena. Vi aspetto nei commenti!

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