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Piantiamo un albero con Greenflea

My soul is green

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Ciao a tutti e bentornati nel mio blog!

Oggi vorrei raccontarvi di una collaborazione a cui tengo moltissimo, che è nata e si è sviluppata durante il periodo estivo per poi concretizzarsi a settembre.

Ho avuto la possibilità di disegnare, pensare e strutturare una collezione di cartoleria artigianale ed ecosostenibile per Greenflea, la prima app italiana che ti permette di piantare alberi ogni volta che fai un acquisto.

Vista la stringente crisi climatica che è in cima alla lista delle mie priorità, ho pensato che contribuire a questo progetto fosse un segno del destino, qualcosa di davvero concreto che potevo fare attraverso il mio lavoro.

Per farvi conoscere meglio la realtà di Greenflea, ho intervistato Andrea Grippi, ricercatore al Politecnico di Torino nell’ambito dell’intelligenza artificiale, nonché fondatore di questa start up tutta italiana.

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Ciao Andrea, benvenuto nel blog de LaTuaMomis. Ci racconti come nasce il progetto Greenflea?

L’idea è nata durante un’esperienza lavorativa in Svizzera. Ho notato che è uso comune lasciare oggetti e mobili ancora in buono stato per strada accompagnati da un foglio che recita “gratis”. In un Paese in cui tutto costa molto caro, l’usato è un’ottima alternativa per risparmiare. Inoltre, tante persone che ho incontrato mi hanno detto di farlo per ridurre gli sprechi in un’ottica ambientale. Ho trovato davvero affascinante questo sistema, semplice ma utile e sostenibile. Ho deciso quindi che mi sarebbe piaciuto portare questo tipo di mentalità in Italia, facilitando le transazioni tramite una piattaforma digitale: Greenflea.

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Chi c’è dietro le quinte di questa impresa? Parlaci un po’ di voi.

Al momento siamo in tre nel team. Io sono Andrea Grippi, ho lavorato come ricercatore al Politecnico di Torino e poi in Svizzera a Zurigo sempre nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Mi piaceva il mio lavoro ma volevo tornare in Italia per provare a costruire qualcosa qui e dare un contributo alla causa ambientale, che è la sfida più grande del nostro tempoGiulia Scomparin è stata la prima a unirsi a me in questo progetto in veste di social media manager. Si occupa di gestire tutta la comunicazione tramite la creazione di contenuti e la gestione delle varie piattaforme di condivisione. È un’attività fondamentale in quanto è l’unico modo che abbiamo per far conoscere il nostro progetto e le nostre idee agli altri. È anche un’attività difficile: bisogna continuamente trovare nuove idee e spunti coinvolgentiLaura Lodi è l’ultima aggiunta al nostro team, anche lei un “cervello in fuga” in Francia, dove ha lavorato per più di 6 anni nell’ambito del marketing digitale, nella pianificazione di strategie di comunicazione e nell’analisi del mercato e delle prestazioni delle campagne pubblicitarie. Nei suoi anni in Francia ha avuto ruoli di responsabilità lavorando anche per grandi marchi come l’Oreal. Tutti siamo molto coinvolti in Greenflea. Crediamo che sia possibile coniugare un’attività di startup economicamente sana con l’impegno ambientale e sociale. Abbiamo tutti una responsabilità verso il nostro pianeta e Greenflea ci permette di fare qualcosa di concreto.

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Come avviene il processo di piantumazione degli alberi che è un po’ il cuore della vostra idea? Dove vengono piantati e da chi? 

Per la piantumazione degli alberi abbiamo deciso di affidarci a degli esperti: piantare alberi può sembrare semplice ma ci sono tanti fattori da considerare se si vuole generare un effetto positivo sull’ambiente sul lungo periodo. Il nostro partner si chiama RegalaUnAlbero, una società che da anni si occupa di piantare alberi nella zona della Sila piccola, in Calabria. Non solo si assicurano che ogni albero piantato sia di una specie endemica ma ci permettono di monitorare la crescita e la salute delle piante in ogni momento. Sapremo anche sempre, in tempo reale, quanta CO2 abbiamo contribuito a estrarre dall’atmosfera. Questo non è solo indice di un approccio molto professionale alla questione ma permette a noi di Greenflea di poter essere totalmente trasparenti con tutti gli utenti che hanno scelto noi come piattaforma per i loro acquisti.

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Chi sono i vostri utenti, il pubblico che vi segue?

Abbiamo riscontrato grande interesse specialmente in un pubblico femminile che a oggi compone quasi i 2/3 della nostra utenza. In termini d’età il nostro è un pubblico relativamente giovane, tra i 25 e i 45 anni. I dati anagrafici non ci stupiscono e seguono un trend mondiale che si riscontra in tante ricerche, ma speriamo di riuscire a coinvolgere maggiormente un pubblico maschile. La causa ambientale non conosce differenze e riguarda tutti.

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Idee e progetti per il futuro di Greenflea?

Nei prossimi tre anni abbiamo l’ambizioso obiettivo di riuscire a piantare 3000 alberi. Sarebbe un risultato enorme e contribuirebbe in maniera fortissima al progetto di diboscamento della Sila, senza contare le tonnellate di CO2 che contribuirebbe a rimuovere dall’atmosferaVorremmo diventare il punto di riferimento per lo shopping ecosostenibile in Italia e chissà, magari esportare la nostra formula anche all’estero.

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Grazie Andrea per averci raccontato quello che c’è dietro questo ambizioso progetto! E voi che aspettate? Correte a scaricare l’app Greenflea e unitevi a questa splendida community! 

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Noi ci sentiamo presto qui dalla bottega.

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Quattro idee per un San Valentino sostenibile

Album personalizzato per San Valentino

Ciao a tutti e bentornati nel mio blog.

Chi di voi, come me, si è ridotto all’ultimo momento per fare un piccolo dono di San Valentino?

Io adoro questa festa, anche se può sembrare banale e scontata. Mi piace fare un piccolo regalo alle persone che amo e non solo al mio compagno, per dimostrare il mio affetto e per prendermi cura di loro.

Ho pensato quindi di darvi quattro idee per un San Valentino sostenibile visto che la cura dell’ambiente, come chi di voi mi segue sa, è uno dei miei punti fermi.

La prima è un piccolo album fatto e stampato a mano in carta riciclata che può contenere sei foto e che può anche essere appeso per decorare una parete. Questo piccolo album si presta particolarmente bene come regalo di San Valentino perché può essere personalizzato e trasformarsi così in uno scrigno prezioso per poter conservare un momento speciale che avete vissuto insieme alla persona a cui state pensando in questo momento.

La seconda è un Midori Travelers notebook, anche questo personalizzabile, anche questo realizzato a mano in carta riciclata, dedicato a quelle coppie di amanti, amici, fratelli che amano viaggiare insieme e conservare memorabilia, ricordi, piccole foto che possano in qualche modo fermare degli istanti preziosi. Viaggiare insieme è il non plus ultra della condivisione, non trovate?

Poi ci sono gli intramontabili quaderni personalizzati con tag in carta piantabile su cui potete scrivere un pensiero, una frase significativa o più semplicemente un nome. Il messaggio d’amore portato con sé dalla carta piantabile è inequivocabile. Una volta messa in vaso, la tag di questi quaderni darà vita a una piantina di Non ti scordar di me… più chiaro di così!

La mia ultima idea per un San Valentino sostenibile è un set di biglietti di auguri completi di busta. Questi biglietti, stampati a mano con fiori di ciliegio, sono realizzati con delle splendide carte prodotte in Italia e provenienti dagli scarti agroindustriali di mandorla e uva. Un elegantissimo modo per comunicare i vostri pensieri alla persona che amate.

La lista potrebbe essere infinita… la verità è che sta solo a voi immaginare un modo originale, elegante ma soprattutto sostenibile per esprimere l’amore che avete dentro. Quindi datevi da fare! Noi ci sentiamo alla prossima.

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Il significato romantico della parola target l’ho scoperto all’Etsy Made in Italy

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Sabato e domenica 1 e 2 dicembre ho partecipato all’Etsy Made in Italy al Lanificio a Roma.

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Chi mi conosce lo sa, sono molto timida e prendere parte a eventi e fiere dal vivo mi mette sempre un po’ in agitazione. Nonostante tanti anni di lavoro col pubblico in libreria, non so mai se riuscirò a spiccicare parola, se riuscirò ad esprimermi al meglio e la tentazione di restare al riparo della mia bottega è forte. Poi invece mi faccio coraggio e abbandono la mia comfort zone ed ecco che avviene la magia.

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Spesso quando si apre un’attività imprenditoriale in proprio, che sia piccola o grande, si sente parlare del “target”. È una parola che a me non piace perché ha qualcosa di militaresco, come un obiettivo da colpire. Quindi io, che sono romantica, preferirei usare il termine “pubblico” ma tant’è

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Fatto sta che uno dei più difficili risultati da raggiungere quando si produce qualcosa, creativo o meno che sia, è quello di incontrare il proprio “target” ossia le persone a cui ti rivolgi, con cui cerchi di dialogare e che hai sempre nel cuore qualsiasi cosa tu faccia, pur non conoscendole davvero.

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Ogni volta che mi metto a cucire un quaderno o a preparare un set di carte da lettera o a disegnare per un nuovo timbro, cerco di immaginarmi la ragazza che scriverà su quelle pagine, la donna che manderà una lettera alla sua migliore amica, la figlia che sceglierà quel disegno per regalarlo al suo papà… ma immaginare è una cosa e avere davanti è un’altra.

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E, devo dire la verità, all’Etsy Made in Italy al Lanificio ho avuto la più grande occasione che si possa immaginare: incontrare dal vivo il mio target. Stringergli la mano, scambiare preziose parole e farsi caldi sorrisi. Che fossero mamme che sceglievano quaderni per le figlie, o ragazze che compravano sketchbook per le amiche disegnatrici, amanti della natura che desideravano quaderni in carta piantabile o appassionate di letteratura che sceglievano il ritratto di Emily Dickinson o Virginia Woolf… insomma tutte le persone che sono passate dal mio piccolo banco di cartoleria artigianale erano davvero interessate a quello che faccio in bottega tutti i giorni.

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Il merito va di sicuro al duo di Fabric Up, che ha organizzato l’evento. Claudia e sua madre Nadia sono state impeccabili padrone di casa ma soprattutto sono riuscite a comunicare perfettamente la passione che c’è dietro al lavoro degli artigiani che hanno partecipato e il pubblico che è intervenuto numerosissimo aveva davvero interesse per la qualità degli espositori e per l’evento in sé. Un’esperienza impagabile, da ripetere assolutamente.

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Sentirsi dire: “Sei LaTuaMomis? Ti seguo su Instagram e non vedevo l’ora di osservare le tue creazioni dal vivo”, mi ha lasciata senza parole. Mi scuso con le persone a cui non ho saputo rispondere. Ero impietrita dall’emozione. Incontrare le persone che ti seguono tutti i giorni non è cosa da poco. Ti fa sentire davvero parte di qualcosa e dà un senso al tuo lavoro, e alle fatiche che comporta.

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E cosa dire del networking? Le artigiane che erano in fiera erano splendide. Ognuna con la sua particolarità, ognuna con la passione negli occhi e nelle mani. Che dire degli splendidi gioielli de Il lato creativo o delle serigrafie di Mynameisbri o della cartoleria artigianale di NunaPaper o delle collane intrecciate a mano da Imma-Art Design?E potrei andare avanti a lungo… Tutte, tutte bellissime le espositrici scelte per questo evento. Parlare con loro è stato come guardarsi allo specchio. Uscire fuori dal laboratorio e incontrarsi scambiandosi saperi ed emozioni.

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Uscire dalla comfort zone mette paura è vero, ma ti ripaga del tutto.

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Adesso, mentre mi rimetto al lavoro per progettare nuovi prodotti e disegnare nuove stampe da intagliare, terrò ben presenti in mente i vostri volti, i vostri sorrisi e le vostre voci.

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Grazie mille a tutti voi che siete passati al mio stand e… al prossimo evento!

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