Tag: carta piantabile
Carta piantabile: cos’è e come si usa
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Buongiorno e bentornati nel mio blog!
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Oggi voglio parlarvi di un materiale che mi sta molto a cuore e che sta diventando per me un vero must: la carta piantabile.
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Per chi è attento alla natura e desidera contribuire alla sostenibilità, questa carta ecosostenibile può diventare una risorsa infinita: può essere utilizzata per impreziosire regali, per dare un valore aggiunto a eventi importanti, per mandare un messaggio d’amore e di vita. Mille sono le possibilità che racchiude nel suo cuore pieno di semi.
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Ma vediamo nel dettaglio com’è fatta e come si usa la carta piantabile.
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Si tratta di una carta generalmente lavorata a mano e costituita da due fogli, più o meno sottili, che vengono fissati l’uno all’altro da collanti naturali (come ad esempio la fecola di patate). All’interno dei due strati si posizionano semi di piante aromatiche o di piccole piantine da fiori, poi la si lascia asciugare et voilà, eccola pronta all’uso.
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Se avete bisogno di decorarla dovete sapere che la carta piantabile non si presta ad essere stampata con le stampanti che ognuno di noi ha in casa. Può essere tranquillamente stampata a mano oppure con stampanti industriali a freddo con inchiostri ad acqua per far sì che non si rovini.
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Ma come si usa la carta piantabile?
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Bisogna spezzettarla in piccoli frammenti, metterla in un vaso, annaffiarla poco e ogni giorno e… aspettare! Dopo una settimana si vedranno spuntare piccole piantine che vanno poi coltivate e incoraggiate a crescere.
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In Italia si può acquistare la carta piantabile da vari produttori artigianali. Uno di questi è Growingpaper.it, filiale italiana dell’azienda olandese che produce la sua carta in modo sostenibile. Poi ci sono gli artigiani italiani che creano la carta piantabile con tutta la sapienza del lavoro manuale tra cui la Cartiera Romaniello con sede a Roma.
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Allora, siete pronti a utilizzare la carta piantabile per le vostre creazioni?
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Spero di sì e spero che quest’articolo vi sia stato utile. Se avete ancora dubbi o domande su come viene creata e su come può essere utilizzata questa carta ecosostenibile, potete scrivermi a info@latuamomis.com, sarò felice di rispondervi!
Stampare con un timbro fai da te sulla carta riciclata
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Bentornati sul mio blog.
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Questa settimana si conclude la serie di articoli dedicati ai timbri fai da te. Abbiamo affrontato tutte le fasi del lavoro, dal disegno, all’intaglio, alla stampa.
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Oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: come si fa a stampare un timbro fai da te sulla carta riciclata.
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Per chi mi segue sarà una cosa abbastanza scontata, uso i timbri che intaglio per stampare sulla carta e, siccome ho a cuore l’ambiente che mi circonda, scelgo solo ed unicamente carta riciclata.
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Ma quali sono le regole per scegliere la carta riciclata migliore e stampare con un timbro fai da te in modo soddisfacente?
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Ecco i miei suggerimenti.
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1. State attenti alla grana della carta. Spesso la carta riciclata ha una grana molto porosa. Questo fa sì che gli inchiostri che usiamo per stampare con un timbro fai da te vengano assorbiti talmente tanto da sgranare l’immagine che ne risulta. Assicuratevi quindi che la carta che scegliete abbia una texture più liscia possibile.
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2. Lavorate con lentezza. Spesso la carta riciclata, rispetto a quella normale, è “scivolosa”. Se non dedicate la giusta attenzione alla fase di stampa, il vostro timbro fai da te scivolerà sulla superficie del foglio producendo delle sbavature indesiderate. Non dimenticate di usare la pressa e muovervi con cura e lentamente.
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3. Fate molte prove e lasciatele riposare. La carta riciclata, più di quella normale, reagisce agli inchiostri con lentezza. Il risultato che otterrete in prima battuta può essere molto diverso da quello che vedrete il giorno successivo. Se avete in mente un’idea ben precisa, quindi, fate molte prove, con inchiostri diversi e con carte diverse, e lasciatele riposare. Solo così avrete la padronanza dell’effetto finale.
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Questi sono i miei consigli pratici su come stampare con un timbro fai da te sulla carta riciclata.
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Ma vorrei anche stilare una “classifica” delle mie carte preferite così che possiate orientarvi sul mercato per poter scegliere in autonomia.
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1. Carta kraft. Al primo posto in assoluto c’è lei: la carta kraft. Quella che uso io si chiama Stationery Place, e viene dallo Yorkshire. È una carta favolosa, liscia al punto giusto. Sembra fatta apposta per stampare con i timbri fai da te. Non sbava, non spana e gli effetti che si possono ottenere sono molteplici. Purtroppo però il colore della kraft è abbastanza limitante e quindi passiamo al numero due della nostra classifica.
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2. Favini crush. Semplicemente la adoro. La cartiera italiana Favini ha prodotto un capolavoro. Questa carta, che esiste in molteplici sfumature di colore, deriva dagli scarti delle lavorazioni agroindustriali ed è lavorata a basso impatto ambientale. Si presta bene ad essere stampata con inchiostri pigmentati come i Versafine Clair e consente di sfogare la creatività. È una carta liscia anche se, in alcune delle sue declinazioni, è molto scivolosa, quindi merita una certa attenzione in fase di stampa. Ma sapere che stai usando una carta alla mandorla, agli agrumi, all’uva e chi più ne ha più ne metta, per chi come me è attento alla tematica ambientale, è favoloso.
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3. Cartapaglia. Anche la cartapaglia mi piace moltissimo. È interamente riciclata e ha mille sfumature di colore. L’unico problema è che ha una texture molto morbida e porosa quindi si rischia che l’inchiostro spani in fase di stampa. È più adatta a inchiostri dye ad asciugatura super rapida, come i Versafine Memento.
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4. Carta piantabile. Quanto mi piace l’idea che la carta si possa piantare e che possa essa stessa trasformarsi in qualcosa di vivo? Io uso la carta Growing Paper. È prodotta in Italia, è fatta a mano e contiene nella sua grana semi di vario genere. Stamparci sopra un timbro fai da te non è impresa semplice. La carta piantabile è molto ruvida e molto porosa. Ma, se si usa la dovuta cautela, i risultati sono apprezzabilissimi!
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Spero che la mia mini giuda per stampare un timbro fai da te sulla carta riciclata vi sia stata utile. Se avete dubbi o domande, lasciatele nei commenti o scrivetemi a info@latuamomis.com.
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Se invece siete di Roma o passate per di qua, vi ricordo che il 16 marzo, presso il We Make, ci sarà il mio primo workshop di timbri fai da te! Tutte le info le trovate qui.
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Noi ci ritroviamo presto, qui nel blog.
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