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Quattro idee per un San Valentino sostenibile

Album personalizzato per San Valentino

Ciao a tutti e bentornati nel mio blog.

Chi di voi, come me, si è ridotto all’ultimo momento per fare un piccolo dono di San Valentino?

Io adoro questa festa, anche se può sembrare banale e scontata. Mi piace fare un piccolo regalo alle persone che amo e non solo al mio compagno, per dimostrare il mio affetto e per prendermi cura di loro.

Ho pensato quindi di darvi quattro idee per un San Valentino sostenibile visto che la cura dell’ambiente, come chi di voi mi segue sa, è uno dei miei punti fermi.

La prima è un piccolo album fatto e stampato a mano in carta riciclata che può contenere sei foto e che può anche essere appeso per decorare una parete. Questo piccolo album si presta particolarmente bene come regalo di San Valentino perché può essere personalizzato e trasformarsi così in uno scrigno prezioso per poter conservare un momento speciale che avete vissuto insieme alla persona a cui state pensando in questo momento.

La seconda è un Midori Travelers notebook, anche questo personalizzabile, anche questo realizzato a mano in carta riciclata, dedicato a quelle coppie di amanti, amici, fratelli che amano viaggiare insieme e conservare memorabilia, ricordi, piccole foto che possano in qualche modo fermare degli istanti preziosi. Viaggiare insieme è il non plus ultra della condivisione, non trovate?

Poi ci sono gli intramontabili quaderni personalizzati con tag in carta piantabile su cui potete scrivere un pensiero, una frase significativa o più semplicemente un nome. Il messaggio d’amore portato con sé dalla carta piantabile è inequivocabile. Una volta messa in vaso, la tag di questi quaderni darà vita a una piantina di Non ti scordar di me… più chiaro di così!

La mia ultima idea per un San Valentino sostenibile è un set di biglietti di auguri completi di busta. Questi biglietti, stampati a mano con fiori di ciliegio, sono realizzati con delle splendide carte prodotte in Italia e provenienti dagli scarti agroindustriali di mandorla e uva. Un elegantissimo modo per comunicare i vostri pensieri alla persona che amate.

La lista potrebbe essere infinita… la verità è che sta solo a voi immaginare un modo originale, elegante ma soprattutto sostenibile per esprimere l’amore che avete dentro. Quindi datevi da fare! Noi ci sentiamo alla prossima.

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Creatività: esci dalla tua comfort zone

Foglia d'acero

Ciao a tutti e ben trovati nel mio blog! 

Questo è il primo articolo che scrivo nel 2020 e mi piacerebbe, proprio per aprire il nuovo anno, confrontarmi con voi su un tema che mi sta molto a cuore: la creatività  intesa in tutte le sue forme, non solo quelle che hanno a che vedere con l’arte.

Molto spesso si ha l’idea della persona creativa come qualcuno che non sappia organizzare, catalogare o mantenere sotto controllo tutto ciò che ha intorno. Qualcuno che dimentica tutto ciò che non è essenziale al proprio processo creativo. Qualcuno che vive in un mondo diverso, scollato completamente dalla realtà  quotidiana. Ecco, io non credo che sia così.

La creatività, per mia esperienza, è qualcosa che tutti gli esseri umani hanno in comune. Una caratteristica legata al nostro stare nel mondo, al nostro saper creare soluzioni quando ci si presenta un imprevisto utilizzando i nostri saperi e modificandoli per arrivare ad inventare nuove strategie. Partire da un know how per sviluppare qualcosa di nuovo, di inaspettato, di risolutivo, di innovativo.

Ma come si fa a lasciare libera la nostra creatività? Come si fa a coltivarla e darle un terreno sul quale crescere ed esprimersi appieno?

Io mi sono fatta l’idea che la prima cosa da fare è abbandonare la paura di sbagliare. Confrontarsi con i nostri errori, accoglierli e da quelli imparare a ripartire senza giudicare noi stessi. Uscire dalla nostra comfort zone, spegnere l’altoparlante di quella vocina interiore che ci dice: a fare questo sei negata, non ci provare neppure. E finalmente concederci il lusso di provare, anche quando i risultati magari non sono quelli che avevamo in mente.

Per spiegare meglio quello che intendo ho scelto la foto di una foglia d’acero colorata con gli acquerelli. Io sono appassionata di incisione e la linoleografia è la mia tecnica preferita (se vuoi saperne di più puoi leggere qui), quella che conosco meglio, la mia comfort zone. Segretamente ho sempre desiderato imparare ad usare tecniche diverse e l’acquarello è una di queste. 

Purtroppo però io e l’acquarello non ci capiamo. Ho in mente un’idea e quando provo a metterla sulla carta mi viene fuori tutt’altro… l’acqua è un elemento che non si domina, va in giro da sola, contamina i colori, decide lei e io questo non riesco ad accettarlo. Ma mi sono intestardita e ho deciso di riprovare abbracciando le mie imperfezioni, cercando di esprimermi a modo mio senza farmi condizionare dalla mia idea molto lineare, controllata e metodica della grafica in generale.

Chi l’avrà vinta? Io o l’acqua? Questo non lo so. Quello che è certo è che la mia creatività è nutrita dagli errori, dalle imperfezioni, dalle incertezze, dall’incapacità di dominare i miei mezzi espressivi.

E voi? Cosa ne pensate? Quali spazi lasciate alla vostra creatività perché si esprima a pieno? Come la nutrite affinché cresca e si consolidi?

Fatemelo sapere qui nei commenti. Alla prossima!